“E non scappare mai”: il romanzo di una vita e non una biografia, come dice l’autrice, che indaga pagine intime e segrete, si confronta con le passioni politiche e personali di Miriam Mafai, ripercorrendo i segni degli amori e dei dolori e attraversando con lei il Novecento, dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Annalisa Cuzzocrea ha seguito le tracce di Miriam Mafai grazie alle testimonianze di cui le ha fatto dono la figlia Sara: lettere, diari, telegrammi, foto e ricordi della madre, che hanno permesso di ricostruire le vicende umane di Mafai donna, funzionario di partito e giornalista, ripercorrendo, insieme alla sua storia, le vicende del nostro paese. Dalla Resistenza, alla militanza nel PCI, alla nascita del quotidiano “la Repubblica”, dove era tra le pochissime figure femminili, Mafai ha sempre mostrato sguardo lucido e acuto, indipendenza di giudizio e onestà intellettuale, una scrittura arguta e la forza di vivere controcorrente rispetto ai moralismi del suo tempo, ma anche la sensibilità di interrogarsi e di riflettere sulle proprie scelte, di dubitare. Il racconto di una donna libera, con la sua energia instancabile e le sue fragilità; il racconto di una politica vissuta con passione e onestà, forte come una fede, una politica che attraversa e plasma tutta la vita, una politica lontanissima dal clima disimpegnato e fatuo della vita pubblica dei nostri giorni. Una giornalista dalla curiosità inesauribile, forte, laica, moderna, schierata ma capace di prospettiva critica, perché «la storia ti dice chi ha vinto e chi ha perso, non ti dice chi aveva ragione…». Una lettura garbata e appassionante, da non perdere.
Non solo narrativa

Una risposta a “Non solo narrativa”
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Si, è tutto giusto ed è piaciuto molto anche a me, che vi ho ritrovato l’eco di cose e persone conosciute e vissute nel passato con mio marito e le mie amicizie e frequentazioni.
Grazie per il libro e per avermelo fatto conoscere.
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