Recensione


Il dono di Iris è un romanzo incentrato sulla figura della giovane e anticonformista Teodora, determinata a realizzare la propria vita all’interno di una società ancora troppo legata al rispetto di ruoli prestabiliti. Una storia delicata ma vigorosa capace di alternare la leggerezza alla riflessione dei temi senza tempo, in cui l’analisi e la critica sociale vengono affrontate attraverso lo sguardo sensibile e acuto della protagonista, senza rendere pesante la lettura e prendere il sopravvento sulla storia.

Teodora è una figura unica, incarna una silenziosa e tenace ribellione alle imposizioni sociali ma rappresenta anche l’idea di un’inguaribile sognatrice. Dalla sua figura letteraria emerge l’immagine radiosa di una protagonista  desiderosa di dare voce alla propria anima, intenta a perseguire i propri sogni e realizzare il destino a cui è stata chiamata.

Flavia Giovanardi è stata magistrale nel dare vita a una figura autentica e ispiratrice di valori universali. Un personaggio che suscita tanta ammirazione, empatia e gratitudine nei confronti di chi trova sempre il coraggio di far sentire la propria voce. Teodora rappresenta coloro che combattono per la libertà di espressione. Allo stesso tempo la sua sensibilità e la sua umanità nel far fronte alla vita e ai sentimenti la rendono una figura tanto vera con cui viene facile identificarsi.

La narrazione de Il dono di Iris è leggera e impegnata allo stesso tempo.  Uno degli aspetti più interessanti di questo libro è la presenza di un tessuto narrativo ricco e sfaccettato che spazia dal romanzo di formazione, al giallo, al realismo magico, ma che va ancora oltre i confini della semplice categoria. L’abilità dell’autrice nel fondere più generi rispecchia una poliedricità e un amore per la narrazione senza confini, che si apre a esperienze di scrittura ogni volta nuove.

Flavia Giovanardi ha una profonda comprensione dei vari generi letterari tanto da riuscire a bilanciare perfettamente gli elementi in una narrazione omogeneacoerente, appassionante. Così mentre Teodora è  intenta a dare forma alla propria vita e alla propria libertà, la vediamo coinvolta in un nodoso caso giudiziario e in digressioni sentimentali. La narrazione si fa sempre più persuasiva con il risultato di riuscire a tenere il lettore incollato alle pagine del libro. Si respira un perfetto equilibrio fra i momenti di indagine interiore, i sogni d’amore e le imprevedibili scene di suspense.

La scrittura di Flavia Giovanardi è leggera accurata, cattura l’atmosfera in fermento degli anni ‘50 e i turbamenti della protagonista determinata a trovare la propria identità e a mettere a frutto il dono ereditato dalla sua amata nonna. L’integrazione del realismo magico aggiunge un tocco pittorico e fiabesco di meraviglia alla storia, trasportando il lettore in un universo dove sfumano i confini fra vita e sogno, realtà e magia, pur restando tutto incredibilmente ancorato al reale.

La storia è ricca di immagini e simbolismo, e la dimensione onirica come background d’elezione ha l’effetto di catturare l’immaginazione e i sensi in un vortice di emozioni e suggestioni. I tarocchi, così centrali nella narrazione, si fanno portali verso l’ignoto, i segreti inconfessabili, l’inconscio. La Giovanardi con il suo stile raffinato e meticoloso è in grado di materializzare scene e personaggi riccamente sviluppati in una narrazione armonica che conquista e coinvolge. Ci si innamora del romanzo e dei suoi protagonisti così tanto da non volerli lasciare più.

Il dono di Iris è un’opera imperdibile che soddisfa ampiamente le aspettative dei lettori in cerca di una storia straordinaria e dal respiro attuale. Una lettura ideale per chi ama essere trasportato in mondi interiori dove la magia e il sogno si mescolano alla realtà con eleganza e fascino. Ciò che risulta davvero notevole di questo romanzo è l’esplorazione di temi universali come la libertà, l’amore, la ricerca di identità  attraverso un prisma narrativo che si lascia cogliere in tutte le sue sfaccettature grazie alla penna brillante dell’autrice. Una storia che affronta con leggerezza e profondità le complesse dimensioni dell’animo umano, alternando momenti di introspezione a attimi di pura bellezza letteraria.

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